Dott.ssa Chiara Bocci: Agopuntura e Ozonoterapia

Dott.ssa Chiara BOCCI

Tel: 334/8030675

Mail: dr.chiarabocci@gmail.com

SITO

LINKEDIN

 

Nel 1996 la laurea in Medicina e Chirurgia (cum laude) presso l’Università degli studi  di Parma e nel 2000 il diploma  in Radiologia indirizzo Radioterapia oncologica (50/50) che ha conseguito a Parma dopo frequentazioni anche presso ospedali Italiani ed europei di eccellenza (Istituto Europeo di Oncologia di Milano, Christie Hospital di Manchester).

Diploma di omeopatia classica unicista (corso triennale) presso il CDO di Milano, scuola di omeopatia patrocinata dal European School of Homoeomathy, al  quale segue un master biennale in omeopatia classica nella medesima scuola.

Consegue il diploma presso la scuola di Medicina Funzionale e Regolatoria  (corso triennale),  e si specializza anche in neuralterapia ed in omotossipuntura.   

Consegue il diploma di medico esperto in agopuntura (corso triennale accreditato dalla Regione Lombardia) presso il So-Wen di Milano.

Ha lavorato dal 2000 al 2019 come Specialista in Radioterapia Oncologica presso ICS Maugeri di Pavia

E’ stata responsabile dell’Ambulatorio di Medicina Integrata in Oncologia dell’ospedale ICS Maugeri di Pavia per quanto attiene a omeopatia, agopuntura e fitoterapia.

Dal 2020 lavora per la USL Toscana SUD EST presso  il centro di Medicina Integrata dell’ospedale Petruccioli di Pitigliano (GR).
L’attività del Centro di Medicina Integrata dell’ ospedale Petruccioli prevede l’utilizzo della medicina ufficiale in maniera integrata con le medicine  complementari normate dalla Regione Toscana (agopuntura, omeopatia) nella cura di alcune patologie diffuse nella popolazione (patologie respiratorie, gastrointestinali, dermatologiche, allergie, asma, malattie reumatiche, negli esiti di traumi e di ictus, nell’ambito della riabilitazione ortopedica e neurologica, dolore cronico, per contenere gli effetti collaterali della chemioterapia in oncologia e nelle cure palliative).

– Vice presidente dell’Associazione ARTOI (Associazione Ricerca e Terapie Oncologiche Integrate.  https://www.artoi.it/  )
– docente al  Master di II livello in Prevenzione e Terapie Integrate in Oncologia organizzato da ARTOI in collaborazione con  Consorzio Universitario Humanitas e con l’Università LUMSA di Roma.

– Coautrice del testo di recente pubblicazione Principi di Oncologia Integrata ed. Tecniche Nuove

Ha pubblicato su riviste nazionali ed internazionali di medicina complementare i dati di ricerche cliniche;

Ha partecipato a corsi, conferenze e congressi italiani ed internazionali di medicina complementare.

 


AGOPUNTURA

L’ agopuntura è una tecnica usata da millenni anche per il trattamento delle malattie croniche. Applicata con successo in Occidente nel trattamento delle patologie degenerative e tumorali, è un metodo terapeutico dell’antica medicina cinese, al centro di un’intensa rivalorizzazione non soltanto dal punto di vista culturale ma anche da quello scientifico. L’agopuntura si può usare non soltanto nella fase iniziale della malattia ma anche in fase avanzata, anche quindi in presenza di metastasi

Il trattamento si affianca con efficacia alla terapia oncologica tradizionale riducendo la possibilità di effetti iatrogeni e collaterali della terapia.

L’ infissione degli aghi determina vari effetti, tra i quali ricordiamo:

  • Analgesia con la moderazione della ricezione e della percezione del dolore;
  • Regolazione del sistema immunitario tramite l’aumento delle cellule immunitarie, diminuendo lo stato infiammatorio;
  • Modulazione ormonale, agendo indirettamente sugli ormoni principali;
  • Vasodilatazione: soprattutto a livello della cute, dei muscoli e del microcircolo, ma anche a livello cerebrale;
  • Modulazione del sistema nervoso autonomo preposto alle funzioni cardiovascolari, respiratorie e digestive.

 

L’agopuntura oncologica, una possibilità terapeutica riconosciuta a livello internazionale.

L’agopuntura quindi è in grado di migliorare il dolore oncologico, la stanchezza, la cefalea, la secchezza della bocca, la nausea ed il vomito post-operatorio o conseguente alla chemio- e alla radio-terapia. In particolare per quanto riguarda il trattamento degli effetti collaterali della chemioterapia i cicli d’agopuntura riescono a ridurre la nausea e il vomito con un’efficacia dell’80-85%, con risultati positivi anche per quanto riguarda lo stato di benessere, l’astenia, l’inappetenza, l’insonnia ed i disturbi dell’alvo. É inoltre particolarmente utile in caso di ansia e depressione di cui sono molto spesso afflitti i Pazienti durante la progressione della malattia. Trova anche indicazione nel supporto nutrizionale dei pazienti con anoressia e cachessia neoplastica, migliorandone anche la funzionalità intestinale. Un ulteriore uso dell’agopuntura è quello del trattamento del linfedema, che spesso insorge dopo mastectomia e linfoadenectomia ascellare nei tumori della mammella o dopo prostatectomia e linfoadenectomia pelvica nei tumori della prostata.

Nel campo della ricerca in Agopuntura Oncologica di recente sono stati pubblicati molti trials clinici con forte evidenza a supporto dell’utilizzo dell’Agopuntura nei pazienti affetti da patologia tumorale: digitando su PubMed le parole chiave “cancer acupuncture” troviamo infatti oltre 1500 lavori indicizzati su questo argomento. Gli studi scientifici più recenti riguardano l’effetto dell’Agopuntura onologica nel:

(1) dolore ed ileo post-chirurgico;

(2) xerostomia radio-indotta;

(3) riduzione degli effetti collaterali della terapia anti-ormonale del cancro alla mammella;

(4) vampate nel trattamento del cancro alla mammella e alla prostata;

(5) neutropenia chemio-indotta nel tumore dell’ovaio;

(6) riduzione della nausea e del vomito durante la chemioterapia;

(7) miglioramento del sistema immunitario nei pazienti oncologici;

(8) incremento dell’”energia” prima durante e dopo chemio e radioterapia.

Inoltre, agendo a livello centrale a livello dei centri ipotalamici attiva il rilascio di endorfine e, se ben praticata, può ridurre l’uso di narcotici e di morfina nel controllo del dolore: per quanto questi siano farmaci che se ben dosati producono un certo sollievo, è altrettanto vero che spesso producono effetti collaterali come costipazione, nausea, debolezza, confusione e rallentamento psicomotorio.

Tutto questo è risaputo da tempo, perché reso «pubblico» ai Colleghi anche con la avvenuta pubblicazione nel 1998 sulla rivista JAMA dei risultati di una “consensus conference” dove si evidenziava il ruolo dell’agopuntura nel controllo di nausea e vomito a seguito della chemioterapia. Ovviamente, bisogna saperla ben praticare!!!

Del paziente devono esser considerati tutti gli aspetti, analizzando i sintomi unendoli armoniosamente a tutti gli altri; si avrà il quadro patologico e soprattutto la possibilità di formulare prognosi e terapia secondo i canoni della Medicina Energetica.

In molti ospedali e centri specializzati di eccellenza si applica in abbinamento con le usuali terapie dei protocolli oncologici (tra questi lo Anderson Cancer Center Università di Houston, il Royal Marsden Hospital di Londra, lo Sheba Medical Center, il Tel Hashomer di Tel Aviv. Dal 1999 il prestigioso Memorial Sloan Kettering Cancer Center ha organizzato dipartimenti di medicina integrata dove sono state utilizzate oltre all’agopuntura il qi gong, la fitoterapia cinese, lo yoga e altre terapie che possono alleviare la sofferenza di questi malati migliorandone la loro qualità di vita. A questo prestigioso ospedale si sono aggiunti nel tempo altri nosocomi, pubblici e privati.

Uno dei centri italiani in cui si sono attivati i percorsi di oncologia integrata è l’ICS Maugeri di Pavia dove ho diretto per l’appunto l’Ambulatorio di Medicina Integrata in Oncologia, occupandomi di omeopatia e agopuntura.


 

                            OZONOTERAPIA

Le indicazioni principali al trattamento di ozonoterapia riguardano:

APPARATO OSTEOARTICOLARE

  • Lombalgie e lombosciatalgie
  • Ernie e protrusioni discali, discali lombari e cervicali

  • Fibromialgie
  • Tendiniti e peritendiniti: epicondiliti, spalla dolorosa, fasciti plantari, spalla dolorosa (cuffia dei rotatori), Achillodinie, etc.
  • Sindromi canalicolari (sindrome del tunnel carpale, sindrome tunnel tarsale, neuroma di Morton)
  • Osteoartrosi (condropatie di ginocchio, caviglia, rizoartrosi, etc.)
  • Affezioni reumatiche

 

ESTETICA

  • acne
  • insufficienza venosa
  • teleangectasie
  • lipodistrofia (cellulite)

 

MALATTIE NEUROLOGICHE

  • Malattia di Parkinsone
  • Sclerosi Multipla
  • Demenza senile
  • Malattie neurovascolari

 

ASTENIA

  • Astenia post chemioterapia/radioterapia
  • Long Covid (Sindrome post Covid)
  • Sindrome da affaticamento cronico (CFS)

 

AFFEZIONI VASCOLARI

  • Ulcere post-flebitiche
  • Ulcere trofiche diabetiche e piede diabetico

 

MISCELLANEA

  • Herpes simplex e zooster
  • Cefalee vascolari e tensive

 

Quando eseguire l’ozonoterapia sistemica?

La somministrazione sistemica di ossigeno-ozono ha numerosi effetti benefici: regolazione del l’infiammazione, azione antiossidante controllata, modulazione del sistema immunitario, trovando quindi applicazione in tutte le patologie infiammatorie sistemiche, come le patologie autoimmuni o le sindromi dolorose cronico-complesse come la fibromialgia.

Nel diabete, il sangue arricchito con ozono nella terapia sistemica raggiungerà tutti i vasi capillari, anche i più piccoli come quelli della retina e delle estremità, nutrendo i tessuti e aiutando in caso di retinopatia diabetica, ulcere e dolore neuropatico.

Nel diabete diagnosticato da pochi anni, l’ozono aiuta a mantenere in salute tutto l’organismo, rallentando il più possibile l’evoluzione naturale della patologia.

Va infine ad agire migliorando la circolazione sia cutanea che degli organi interni: ne traggono quindi beneficio i pazienti con arteriopatie o che soffrono di stanchezza cronica, nel long covid, nelle neuropatie anche da chemioterapici.

Possibili controindicazioni all’ozonoterapia sistemica

Di seguito viene riportato un elenco delle condizioni mediche in cui l’ozonoterapia è controindicata:

  • favismo
  • disordini della coagulazione non controllati farmacologicamente
  • epilessia
  • gravidanza (in cui la terapia con ozono non è controindicata, ma semplicemente sconsigliata per motivi medico-legali)

Si raccomanda sempre, prima di eseguire il trattamento, di consultarsi con il proprio ozonoterapista, che saprà guidarti nella scelta terapeutica più adatta alla tua condizione nell’ottenere i benefici curativi in totale sicurezza.

 

OZONOTERAPIA NEL POST e LONG COVID   

Un aspetto emergente dell’infezione, che colpisce secondo statistiche dal 30 al 50% di chi ha avuto il Covid, è l’effetto nel lungo periodo, il Long Covid, ovvero la sindrome “Covid a lungo termine” o PASC (Post Acute Sequelae of SARS-CoV-2 Infection) che presenta molteplici sintomi diversi da persona a persona tra i quali problematiche respiratorie, stanchezza severa, cefalea, dolore toracico, difficoltà di concentrazione e memoria, disturbi del sonno, dolori articolari, sintomi che possono durare in alcuni casi anche oltre 3 mesi.

L’ozonoterapia sistemica è un ottimo alleato in questa fase in quanto sfrutta le capacità dell’ossigeno e dell’ozono sul corpo umano a livello metabolico, immunitario, vascolare e rigenerativo e l’ozono è il più potente antivirale, antibatterico e antimicotico esistente in natura con la capacità di agire su vari metabolismi ed è privo di effetti collaterali. L’ozono permette una migliore ossigenazione dei tessuti e un’attivazione del metabolismo cellulare; dobbiamo ricordare che l’ozono terapia ha proprietà antinfiammatorie, favorisce il microcircolo, l’immuno modulazione, la rigenerazione cellulare, la riparazione dei tessuti. Si osserva infatti che i pazienti che praticano abitualmente ozonoterapia sistemica hanno avuto un decorso dell’infezione più lieve e rapido e un recupero veloce e stabile.

 


 

𝗔𝗚𝗢𝗣𝗨𝗡𝗧𝗨𝗥𝗔 𝗘 𝗜𝗡𝗦𝗢𝗡𝗡𝗜𝗔

Il sonno è fondamentale per il nostro benessere, ma i ritmi sempre più rapidi e il “dover essere sempre connessi”, che caratterizzano il nostro stile di vita, contribuiscono a rendere l’insonnia un problema molto diffuso.
😵L’ insonnia può presentarsi come difficoltà nell’addormentarsi, frequenti risvegli notturni, risveglio precoce al mattino e cattiva qualità del sonno, che viene percepito come poco ristoratore.
😖Chi soffre di insonnia lamenta spesso anche sintomi diurni, come spossatezza, disturbi della memoria, depressione, ansia e sonnolenza persistente.
Le prime misure da adottare sono preventive
📌mantenere un orario il più possibile fisso per andare a dormire
📌evitare, poco prima di coricarsi, caffeina, nicotina, alcol, pasti pesanti, attività fisica intensa, uso di telefonino, tablet o computer.
Nei casi più lievi l’approccio standard si basa sulla somministrazione di integratori a base di sostanze naturali, quali melatonina, valeriana, melissa, camomilla, passiflora e altri.
Nei casi più impegnativi possono essere prescritti farmaci ansiolitici o ipnoinducenti, in prima istanza benzodiazepine, che devono però essere assunte sotto controllo medico e per brevi periodi di tempo, per minimizzare i possibili effetti collaterali e il fenomeno della dipendenza.
𝘿𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚 𝙧𝙞𝙘𝙚𝙧𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙡𝙞𝙣𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙝𝙖𝙣𝙣𝙤 𝙙𝙞𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙡’𝙖𝙜𝙤𝙥𝙪𝙣𝙩𝙪𝙧𝙖 𝙚̀ 𝙞𝙣 𝙜𝙧𝙖𝙙𝙤 𝙙𝙞 𝙖𝙪𝙢𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙞 𝙡𝙞𝙫𝙚𝙡𝙡𝙞 𝙙𝙞 𝙢𝙚𝙡𝙖𝙩𝙤𝙣𝙞𝙣𝙖 𝙚𝙣𝙙𝙤𝙜𝙚𝙣𝙖 𝙘𝙝𝙚, 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙚̀ 𝙣𝙤𝙩𝙤, 𝙧𝙖𝙥𝙥𝙧𝙚𝙨𝙚𝙣𝙩𝙖 𝙡’𝙤𝙧𝙢𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙨𝙤𝙣𝙣𝙤.
Già una review del 2009 (46 studi, 3811 pazienti) evidenziava l’effetto benefico dell’agopuntura rispetto al non trattamento, e non rilevava differenze tra agopuntura e farmaci nella durata media del sonno. Inoltre, l’associazione dell’agopuntura con i farmaci mostrava una maggior efficacia rispetto ai soli farmaci. Un’altra metanalisi del 2016 (30 studi, 2363 pazienti) concludeva che l’agopuntura si dimostrava più efficace della terapia farmacologica. In entrambi i casi non sono stati osservati sostanziali effetti avversi correlati al trattamento con agopuntura.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità pone l’insonnia tra le malattie, sintomi o condizioni per cui è stata dimostrata l’efficacia dell’agopuntura, ma per i quali occorrono ulteriori prove.
Una review del 2017, che riguarda l’efficacia dell’agopuntura in pazienti con insonnia legata a dolore cronico, dal titolo “Insonnia: l’agopuntura può essere d’aiuto?” giunge ad analoghe ed assennate conclusioni: dato che l’agopuntura mostra un profilo di sicurezza eccellente, sembra ragionevole utilizzarla in un approccio non farmacologico per combattere l’insonnia, nonostante la mancanza di evidenze formali.
Al Centro OPSIS puoi trovare la Dott.ssa Chiara Bocci – Agopunturista
Centro OPSIS
Via Senegal 53, I piano, Grosseto
0564/451057

AGOPUNTURA NELLA LOMBALGIA ACUTA E CRONICA

 

La lombalgia, ovvero il dolore alla schiena in zona lombare, è una patologia molto frequente: circa l’80% della popolazione presenta, nel corso della propria vita, un episodio di lombalgia. La maggior parte degli episodi acuti ha un decorso clinico benigno, ma il 10-20% dei pazienti svilupperà una lombalgia cronica (ovvero persistente per più di 3 mesi) o recidivante. La lombalgia cronica è una problematica severa che causa limitazione funzionale, disabilità e compromissione della qualità della vita. Nella popolazione professionalmente attiva rappresenta una causa di assenteismo e perdita di produttività, tra le persone oltre i 60 anni è una delle principali cause di disabilità. In una piccola percentuale di casi è possibile identificare una patologia sottostante (neoplasie, osteoporosi, fratture, etc…), che va sempre indagata, ma nella maggior parte dei casi non viene identificata una causa specifica, si parla quindi di “lombalgia aspecifica”.

Non solo l’Organizzazione Mondiale della sanità include la lombalgia tra le “Malattie, sintomi o condizioni per cui gli studi hanno dimostrato l’efficacia dell’agopuntura”, ma da diversi anni alcune linee guida internazionali includono l’agopuntura tra i trattamenti consigliati nella lombalgia, sia acuta che cronica o solo cronica.

Una recente revisione (2021) include 11 lavori su circa 700 pazienti che confermano l’efficacia dell’agopuntura nel ridurre in modo significativo il livello del dolore nella lombalgia acuta. Tra questi, 2 provano anche la minor necessità di assunzione di farmaci antidolorifici da parte dei pazienti.

E’ però la forma cronica quella più indagata.

Una revisione Cochrane del 2020 (33 studi, 8270 soggetti) attesta che, nella lombalgia cronica aspecifica, l’agopuntura è in grado di alleviare il dolore e ridurre la limitazione funzionale nel breve termine, senza significativi effetti collaterali. Rispetto alle terapie abitualmente impiegate (farmacologica, fisioterapia, esercizio fisico) l’agopuntura non risulta più efficace nel ridurre il dolore, ma appare più efficace nel ridurre la limitazione funzionale.

Nello stesso anno uno studio clinico controllato e randomizzato su 66 pazienti con lombalgia cronica confrontava l’efficacia dell’agopuntura manuale con l’elettroagopuntura, e concludeva che entrambe le metodiche risultavano efficaci nel ridurre sia l’intensità del dolore che il livello di disabilità, intesa come limitazione nello svolgimento delle abituali attività quotidiane.

Un’altra recente revisione (2021) conclude che l’agopuntura possa essere considerata un trattamento di prima linea nei pazienti con questo problema.

L’efficacia dell’agopuntura in questa patologia è ora riconosciuta anche dalle nostre istituzioni sanitarie, tanto che, a luglio 2022, è stata inserita nelle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità per il trattamento della lombalgia cronica.

 

RINITE ALLERGICA, L’EFFICACIA DELL’AGOPUNTURA

Prurito al naso, starnuti, naso chiuso e che cola possono essere sintomi non di un semplice raffreddore, ma di una rinite allergica.

La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa nasale causata da sostanze, dette allergeni (polline, polvere, muffa o peli di animali) che, in soggetti predisposti, provocano una risposta anomala del sistema immunitario.

Di conseguenza ci sarà un rilascio di sostanze (es. istamina) responsabili dell’infiammazione della mucosa del naso e dei conseguenti sintomi.
A seconda dell’allergene in causa può essere stagionale o cronica.
La rinite allergica può associarsi a congiuntivite con lacrimazione, arrossamento e prurito agli occhi.

Nei casi più gravi l’ostruzione nasale può causare cefalea, difficoltà di concentrazione e peggioramento della qualità del sonno.

La diagnosi si basa, oltre che sulla sintomatologia riferita dal paziente, sui test (come il prick test cutaneo) che permettono di individuare gli allergeni responsabili della rinite.

Per alleviare i sintomi vengono di solito prescritti farmaci antistaminici topici (sotto forma di spray nasali) o da assumere per bocca. Se il disturbo è moderato/grave agli antistaminici si possono associare steroidi topici nasali e, in caso di naso molto chiuso, un breve ciclo di decongestionanti nasali.
Esiste poi la possibilità dell’immunoterapia, tramite vaccini somministrati per via sottocutanea, nasale o sublinguale.

 

L’OMS riconosce l’agopuntura come trattamento efficace per la rinite allergica

La rinite allergica fa parte delle malattie, sintomi o condizioni per i quali l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera dimostrata l’efficacia dell’agopuntura.
Anzi, tra le patologie respiratorie, ne rappresenta una delle principali indicazioni.

Un articolo del 2013 espone gli svariati meccanismi antinfiammatori, tra cui quello antistaminico, esercitati dall’agopuntura, che spiegano la sua efficacia in questa patologia.

Una review del 2015 che prende in considerazione 13 lavori, con oltre 2300 pazienti studiati, conferma che l’agopuntura riduce in modo significativo i sintomi respiratori e l’utilizzo di farmaci.
Tre lavori hanno misurato il livello di IgE (la classe di immunoglobuline che si alza nelle allergie) e ne hanno riscontrato una significativa diminuzione nei pazienti trattati con agopuntura.

 

L’utilizzo dell’agopuntura sui pazienti che vogliono evitare l’uso dei farmaci

Nello stesso anno, le linee guida dell’American Academy of Otolaryngology – Head and Neck Surgery, hanno incluso l’agopuntura tra i trattamenti che si possono proporre ai pazienti, particolarmente a chi non volesse sottoporsi a terapia farmacologica.

I benefici citati dagli autori per giustificare tale indicazione sono: l’agopuntura rappresenta una alternativa efficace alle terapie mediche nella riduzione dei sintomi, può allinearsi più strettamente con i valori del paziente, migliorare la qualità della vita, evitare l’uso di farmaci e potenziali effetti collaterali.

 

 

ARTROSI del ginocchio – Trattamento con OZONOTERAPIA

L’artrosi è una malattia degenerativa cronica molto comune, legata all’usura o all’invecchiamento delle articolazioni, che causa dolore e riduce la funzionalità, con ripercussioni importanti sullo svolgimento delle attività quotidiane. Una delle forme più diffuse è la gonartrosi (artrosi del ginocchio), che in fase avanzata può richiedere l’impianto protesico. Il trattamento dei pazienti in fase iniziale di malattia è in genere conservativo, per esempio mediante terapie infiltrative, con l’obiettivo di ridurre il dolore e migliorare la funzionalità nella vita quotidiana. Tra le sostanze iniettabili per le infiltrazioni vi sono il cortisone, l’acido ialuronico, il plasma ricco di piastrine (PRP), ma anche l’ozono miscelato con l’ossigeno (ossigeno-ozono terapia).

L’ozono in genere ha un’azione lenta e progressiva, una volta nell’articolazione agisce sulla riduzione dell’infiammazione locale attraverso lo stimolo all’attivazione dei fisiologici processi antinfiammatori, all’inibizione delle proteine infiammatorie e i meccanismi correlati alla degenerazione cartilaginea e all’insorgenza del dolore.

Come funziona l’ossigeno-ozono terapia? 

Il protocollo di somministrazione prevede quattro infiltrazioni una volta a settimana. In condizioni di sterilità, viene introdotto l’ago nel ginocchio e viene iniettata la miscela di ossigeno e ozono che, molto lentamente, si diffonde nell’articolazione. Il paziente non sente dolore né fastidio, ma potrebbe avvertire una sensazione di gonfiore. Una volta eseguita l’infiltrazione, si procede con una lieve mobilizzazione del ginocchio che favorisce la diffusione della miscela nell’articolazione. È consigliabile, come dopo ogni infiltrazione, rimanere a riposo nel corso della giornata ed evitare attività fisica e sovraccarico sull’arto inferiore; dal giorno successivo si possono riprendere le normali attività. Passate le prime quattro settimane si valuta come procedere.

Dott.ssa Chiara Bocci
Agopunturista ed Oncologa

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

In order to use this website we use the following technically required cookies

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi